Fa proseliti tra uomini e donne, indistintamente, di ogni fascia d’età. Parliamo della corsa, una disciplina che davvero fa strage di cuori. E, senza le dovute cautele, anche di articolazioni, muscoli e legamenti.

 

 

“Il successo della corsa si deve a diversi fattori” spiega Simona Musocchi, consulente wellness per Focus on You e personal trainer . “Innanzitutto, non servono attrezzature particolari, se non un paio di scarpe adatte. Poi non ha orari, è facile, non bisogna iscriversi in palestra, è economica. Inoltre è un’attività che rilascia nel fisico tantissime endorfine, gli ormoni del buonumore”. Letta così, la pratica del running sembrerebbe avere solo e soltanto risvolti positivi. Invece… “Invece quelli che si fanno prendere dalla corsa, senza essere atleti preparati, rischiano più guai che benefici” precisa Musocchi. Punto per punto, vediamo gli errori da evitare e le buone pratiche da adottare.

Mai senza tecnica giusta

“Per correre bene, è necessaria un’adeguata preparazione, soprattutto tecnica. Ognuno di noi, infatti, ha precise caratteristiche fisiche e posturali che vanno considerate. Quindi, bisognerebbe avvicinarsi al running dopo un periodo di affiancamento con un personal trainer capace di inquadrare ogni singola persona nel migliore del modi. Solo per fare un esempio, sono pochi i corridori improvvisati che sanno come appoggiare il piede: bisogna sfruttare l’avampiede e non caricare sul tallone” spiega Simona Musocchi.

Scarpe? Gli unici attrezzi del mestiere

Le scarpe sono l’unica dotazione del running che deve essere di alta qualità. “La scarpa dovrebbe essere quasi su misura, e adeguatamente ammortizzata” afferma Musocchi. “Pena danni anche seri alle articolazioni, che durante la corsa sono le più soggette a sollecitazioni”.

Stretching prima e dopo, sempre!

Tante, troppe persone ritengono che si possa partire per una corsa senza un adeguato riscaldamento. Non è così. “Per preservare articolazioni, muscoli e apparato scheletrico in buona salute, è sempre consigliabile una sessione di stretching prima e dopo l’attività. Il fisico ringrazierà” racconta ancora la nostra consulente.

Anche il resto del corpo va allenato

Come in quasi tutte le discipline sportive, il running impegna in particolare una parte del corpo, in questo caso le gambe. “Bisognerebbe prevedere sessioni di allenamento anche per braccia, spalle, schiena. Perché è vero che per correre si usano soprattutto gli arti inferiori, ma l’intero corpo deve essere armonioso e allenato. Quanti corridori vedete in giro incurvati a C? Ecco, non ci siamo. Prima o poi la schiena chiederà il conto” dice Simona.

Ragazze, la cellulite non se ne va. Anzi!

Certo, il movimento fa sempre bene. Ma la corsa, specie se non personalizzata e seguita da un esperto, potrebbe portare dei dispiaceri, soprattutto alle donne. “E’ una disciplina che rischia di far perdere le forme femminili per eccellenza, come i glutei e il seno, mentre non aiuta a combattere la cellulite, anzi. Diversi studi dimostrano che i microtraumi possono peggiorare la ritenzione e l’effetto buccia d’arancia. Meglio allora la camminata veloce”.

Occhio alla dipendenza

“La corsa rischia di dare dipendenza” conclude Simona Musocchi. “Vuoi per la scarica di endorfine che produce, vuoi perché fa perdere tante calorie, ci sono persone che addirittura soffrono di una sorta di patologia da corsa. Nel senso che stanno male se non possono fare running, anche se il loro corpo li avvisa che servirebbe uno stop. E la dipendenza è quanto di più lontano ci possa essere dal vero benessere”. Ma questa avvertenza non è certo un no: “Sì alla corsa, certo. Ma con buonsenso e soprattutto un’adeguata preparazione. Se fatto bene, il running è un’ottima attività fisica”.

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