Dall’aumento dell’autostima al miglioramento delle relazioni interpersonali e lavorative. Ma non è tutto: correre diminuisce il rischio di contrarre i tumori femminili

 

Si scrive correre, ma si legge e percepisce benessere a 360°. Che il running sia uno sport positivo per molti aspetti della vita è un dato noto da tempo. Gli ultimi studi però testimoniano che la corsa aiuta a diminuire il rischio di contrarre alcuni tipi di tumori e che è la ricetta perfetta per una vita allegra. Insomma, corsa e felicità è un binomio perfetto, secondo una recente indagine condotta dall’Istituto Piepoli per conto della Fidal, la Federazione di Atletica Leggera.

Benefici nelle relazioni interpersonali e sul lavoro

Correre ci fa sentire più leggeri. Fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Secondo una ricerca condotta dall’Istituto Piepoli, il fenomeno riguarda ormai un italiano su due e si adatta ai cambiamenti del tempo. Chi corre è interessato a controllare le proprie prestazioni, a migliorarle e a servirsi eventualmente anche della tecnologia per potenziare la propria attività fisica. Il benessere? E’ assicurato.

Nel 60% dei runner ha migliorato le relazioni interpersonali e nel 75% quelle lavorative. Mentre l’autostima aumenta, cambiano anche altre abitudini. Chi ama la corsa va più al cinema, legge con più frequenza, primeggia nel possesso di animali domestici, fa più volontariato e beneficienza. E, addirittura, presta più attenzione alla raccolta differenziata.

I Paesi dei corridori: l’Italia è quinta

I dati presentati lo scorso autunno a Francoforte, alla conferenza europea del running business, parlano di un movimento che coinvolge 50 milioni di cittadini. Ma in quali Paesi si corre di più? E’ lo sport più popolare nelle Fiandre, mentre occupa il secondo posto in Danimarca e Germania.

In Italia è al quinto posto, dopo fitness, calcio, nuoto e ciclismo. Se anni fa era uno sport per pochi, negli ultimi tempi è riuscito a coinvolgere sempre più persone. In particolare le donne, che possono trarne molti benefici.

Ecco perché fa bene alle donne

La corsa viene in aiuto delle donne. Secondo uno studio condotto dalla supervisione scientifica della Fondazione Veronesi, c’è una correlazione con alcuni tumori femminili: la corsa riduce fino al 12% il rischio di tumore al seno, fino al 40% all’utero e tra il 30-40% al colon. Insomma, basta un’ora di attività aerobica al giorno moderata per avere risultati ben precisi. Proprio per questo, la Fondazione Veronesi ha sviluppato, dal 2014, il programma Pink is Good, una squadra di atlete oncologiche che, sotto il controllo dei medici, si allenano seguendo un programma preciso.

E infine… l’ormone della sazietà!

Salute, benessere mentale e alimentazione. La corsa, infatti, sarebbe collegata anche ad alcune abitudini che osserviamo a tavola. Uno studio condotto dall’università di Montreal, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, collega gli effetti della corsa alla leggina, l’ormone della sazietà, direttamente connessa alla dopamina, l’ormone del benessere. Avete ancora qualche dubbio?

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