Dal nuoto al judo, l’attività fisica è indispensabile anche per formare il carattere dei bambini
Praticare uno sport è importante a qualsiasi età, compreso il periodo dell’adolescenza. Non si tratta infatti soltanto di attività fisica, lo sport per ragazzi è molto altro: “dà benefici psico-fisici ma anche sociali”, come ci ha confermato Roberto Nava, Istruttore FITRI, Federazione Italiana Triathlon. “Praticare sport dagli 8 anni in su infatti aiuta a una migliore integrazione e allo sviluppo della personalità del ragazzo nella società. Lo sport per ragazzi ha un grande potere curativo e può aiutarli a migliorare le piccole grandi insicurezze che vivono”, prosegue Nava. Ma il dubbio dei genitori spesso riguarda la tipologia di sport da far praticare ai propri figli. Scegliere insieme a loro è importante: “dobbiamo capire qual è il più adatto alle capacità e alle caratteristiche fisiche del ragazzo e soprattutto avvicinarlo a qualcosa che davvero lo diverte e lo appassiona: fare qualcosa che ci piace ci rende più determinati e trasforma la fatica in motivazione”. Ecco 5 discipline adatte ai giovani.
Il rugby
Fino ai 12 anni si gioca senza porte, colpi, rimesse laterali e differenze di sesso. “L’allenamento è misto: si corre, si salta, si rotola, tutte attività utili per qualsiasi attività sportiva che si vorrà praticare in futuro e, in generale, per imparare a gestire la propria forza e i movimenti del corpo”, spiega Nava. “Non solo, ogni bambino ha un compito che deve portare a termine, per cui tutti contribuiscono, senza che nessuno venga messo da parte”. L’educazione poi è la base del rugby: nessuno tranne il capitano può parlare e nemmeno contestare l’arbitro. Se accade tutta la squadra subisce una penalizzazione. Un modo per educare non solo in campo, ma anche nella vita.
Il nuoto
Si pratica fin da neonati, con i corsi dedicati ai bebè. Il nuoto è uno sport molto amato dai bambini che adorano l’acqua. “Oltre a scacciare la paura, favorisce uno sviluppo fisico armonioso e la coordinazione, senza pesare troppo sull’apparato locomotore come invece accade per altri sport per ragazzi”, ci dice Nava. Insegna la resistenza, la forza e la velocità. Non è adatto per bambini per loro natura solitari, perché ne acuisce la tendenza a isolarsi. Per loro meglio scegliere uno sport di squadra che favorisca la socializzazione.
L’atletica leggera
Dai 6 anni all’adolescenza si tratta in realtà di pre-atletica. “La cosa più interessante di questo sport è che unisce tantissimi movimenti diversi: dalla corsa al salto, dal lancio del peso al coordinamento. Possiamo dire che è un’utile base anche per le scelte sportive future. Attenzione però: fondamentale è l’apporto dell’allenatore, che deve riuscire a mettere in evidenza le caratteristiche naturali di ogni atleta e a guidarlo, senza portarlo all’eccesso”.
Il judo
Consigliato ai bambini più vivaci, perché aiuta nel controllo della propria aggressività, ma anche a quelli insicuri, perché passo dopo passo regala fiducia in se stessi, il judo è un’arte marziale che si può iniziare dai 7 anni. “Permette di cancellare l’idea di prevalere uno sull’altro tipica dei nostri tempi, insegna a essere generosi, educa a rispettare gli altri e stessi”, racconta Nava. Non a caso il termine “judo” è composto da da”jū”, che significa cedevolezza e “dō”, ovvero via. Un insegnamento per la vita: non ci si può opporre a ciò che arriva di contrario ma si impara a dirigerlo. Il contributo dei genitori è importante: la competizione deve essere sana e mamma e papà non devono fomentarla o creare aspettative continue nei figli.
La danza
Non è una disciplina solo per bambine, come i luoghi comuni vogliono farci pensare, ma uno sport per ragazzi oggi adatto a entrambi i sessi. Si pratica fin dalla prima infanzia, con degli accorgimenti per non pesare troppo su articolazioni e muscoli. Con il tempo si può aumentare l’impegno e adattare gli sforzi fisici a capacità ed età. La danza è un ottimo sport: migliora la postura, insegna il senso del ritmo, dona grazia ed eleganza ai movimenti.
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