È noto che molti alimenti fanno bene a tutti. Ma non è uguale per tutti come vanno associati e quando devono essere assunti. E soprattutto alla larga dai falsi miti dell’alimentazione. Ecco i più comuni.

 

Nella alimentazione più che mai, le veritò assolute sembrano non esistere. “È noto che molti alimenti fanno bene a tutti. Ma non è uguale per tutti come vanno associati e quando devono essere assunti”, dice Lorenza Dacò, la Fitness coach di Focus on you che riassume così la posizione maggiormente condivisa dai nutrizionisti. Come nell’allenamento, quindi, sì alla personalizzazione, no alle generalizzazioni. E soprattutto alla larga dai falsi miti. Ecco i più comuni.

Meglio evitare la pasta a cena

Dipende. I carboidrati aiutano a riposare meglio perché stimolano il rilascio di melatonina e serotonina, entrambe preziose per il giusto rilassamento. Inoltre assumere preferibilmente proteine a mezzogiorno favorisce la vigilanza, a tutto vantaggio delle seguenti ore lavorative. Un’altra ragione per cui può essere opportuno evitare la pasta a pranzo è poi legata alla relazione tra cortisolo e insulina. Il primo, detto ormone dello stress, è prodotto in maggiore quantità durante il giorno. Un’elevata quantità di cortisolo, abbinata ad alti livelli di insulina, ormone rilasciato in seguito all’assunzione di carboidrati, può predisporre all’insulino-dipendenza e al diabete. Ancora, non è detto che mangiare la pasta alla sera faccia ingrassare, come illustrato da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Obesity”. Infatti, se durante il giorno si sono assunti pochi carboidrati, quelli introdotti alla sera non vengono convertiti in grassi, ma immagazzinati nel fegato come zuccheri.

Il fritto fa male

Ogni tanto no, anzi. Purché fatto con olio extra-vergine d’oliva e se possibile a casa propria (per essere certi che venga usato olio che non era già stato fritto in precedenza), il fritto è un peccato di gola che ha il potere di dare una “scossa” al fegato, stimolandolo a depurarsi. Perché questo avvenga, però, è necessario associarlo a una corretta quantità di verdura e frutta per sfruttare l’acqua di vegetazione in essa contenuta, utile al fegato per detossinarsi.

La Caprese è un piatto dimagrante

Falso. “La mozzarella è un alimento decisamente calorico e i pomodori, estremamente ricchi di sali, contribuiscono alla ritenzione idrica”, ricorda la personal trainer. Non a caso, infatti, era il pasto che i pescatori di Capri usavano per recuperare le forze dopo le fatiche in mare. Per attenuare gli effetti di questo piatto si possono aggiungere cipolla cruda o olive verdi, entrambe diuretiche.

Sempre meglio la cottura ai ferri e al vapore

Falso. È fondamentale variare gli stili di cottura. Scegliere un’alimentazione “ospedaliera”, con tanti cibi lessi, al vapore o ai ferri, significa non stimolare il buon funzionamento del nostro metabolismo, stimolo che invece viene dato variando gli stili di cottura e scegliendo associazioni alimentari adatte alle singole esigenze.

Il minestrone aiuta a dimagrire

Falso. Il minestrone è ricco di sali dati dalle diverse verdure presenti. Un’alta concentrazione di sali richiama acqua, aprendo così la porta alla ritenzione di liquidi.

Bisogna bere molto

No, bisogna bere il giusto. I reni sono filtri, che vengono inutilmente sovraccaricati quando – pensando di depurare l’organismo – si bevono anche 2,5 litri di acqua al giorno. “Alimentandosi correttamente, cioè con la giusta quantità di frutta e verdura, è sufficiente bere 1,5 litri di acqua al giorno – dice Dacò -. Superare questa quantità, soprattutto se il clima non lo impone, può avere addirittura un effetto controproducente, come ormai molti nefrologi affermano”. E chi ha un problema serio di ritenzione deve rivolgersi al proprio medico.

Via libera alla frutta

Non completamente e soprattutto non per dimagrire. Alcuni frutti sono estremamente zuccherini e hanno l’effetto di aumentare la glicemia. Ecco perché un pasto di frutta non è sempre dimagrante. Via libera a fragole e frutti di bosco (per citare un esempio) poveri di zuccheri, magari abbinati ad uno yogurt bianco. Sfruttiamo in questo periodo le pesche bianche amiche del fegato che aiutano a drenarlo.

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