Come conquistare la forma perfetta? Un corpo elastico e armonioso? Lo spiega Moira Fagotto, titolare di Gymmo PT Studio, boutique del fitness nel cuore della Milano più chic

 

Moira Fagotto – founder Gymmo PTStudio

Fitness su misura, è proprio un concetto da ribadire perché non c’è corpo uguale all’altro, muscolo che risponde allo stesso modo. E ormai è arcinoto: senza una costante attività fisica, nessun obiettivo è facile e raggiungibile. Per questo Focusonyou ha voluto saperne di più e ha incontrato Moira Fagotto, titolare di Gymmo Pt Studio, centro di personal training, con sede a Milano in via Paleocapa 1.

Muoversi bene e sempre: questa è la regola imprescindibile, soprattutto se si tratta di bellezza e di benessere al femminile. Abbiamo incontrato Moira ed ecco cosa ci ha raccontato.

Fare attività fisica è d’obbligo?

L’obbiettivo è rimettere in moto il metabolismo e due sono i modi: curando l’alimentazione e facendo attività fisica, in modo corretto, adeguato e costante. Uno non esclude l’altro, il segreto è combinarli e mirarli al meglio. Solo così si raggiungono più velocemente gli obiettivi e soprattutto i risultati ottenuti durano nel tempo.

Cosa preferiscono le donne?

Sono delle brave alunne e si adeguano alle richieste del trainer. Come personal, faccio un lavoro molto su misura, diretto sulla persona, quindi anche sui loro cambiamenti. Si toccano tante fasi fisiche ed emotive di una donna, anche solo nell’arco di un anno.

E cosa le chiedono nello specifico?

Non solo di dimagrire, ma di avere un corpo che quando si guardano allo specchio le faccia sorridere. Poi noi in base alle problematiche e agli obiettivi, proponiamo un programma di allenamento. Talvolta fanno richieste errate e scorrette, il trainer punta invece a raggiungere un corpo tonico e a renderlo fluido, elastico, forte e libero. Che preservi elasticità e armonia.

Corpo bello ed elastico: fa venire voglia subito di allenarsi con lei..

Beh, non dimentichiamo che tutto ciò che riguarda la prevenzione è anche movimento. Non servirebbero macchine, se le persone sapessero sfruttare al meglio il proprio peso corporeo, con esercizi ad hoc che, insieme ai nostri trainer, possono imparare.

Come procede la lezione con il personal?

Lo specialista individua il giusto training che risponda alle esigenze di ciascuna. Il primo step è migliorare la postura, fondamentale per migliorare il resto. La lezione è sempre su misura, ma quella classica si divide in tre fasi, che ruba un po’ il meglio dalle varie discipline: questa è la session di allenamento ideale.

La prima è un momento di riscaldamento, dove si aggiusta anche la respirazione.

La seconda, che dura dai 15 ai 30 minuti, comprende un lavoro ad alta intensità, fatto da un circuito che prevede esercizi con recupero limitato. Come per esempio il Tabata che consiste in 20 secondi di esercizio e 10 secondi recupero X 8 volte: questa fase centrale, se ben eseguita, permette di continuare a bruciare anche durante il recupero, quando siamo a riposo.

Infine la terza fase: con 10 minuti di pancafit o di stretching. O ancora con la respirazione diaframmatica, presa dallo yoga.

Le attività di gruppo preferite dalle donne?

Sicuramente, da quel che mi raccontano, il Pilates che è diventato un tipo di ginnastica-rifugio, suggerito molto anche dai medici perché è comoda, facile da praticare anche senza attrezzi. In realtà contempla delle posizioni molto difficili da controbilanciare con altre.

E cosa non amano della palestra?

Molte persone sono rimaste deluse dai corsi di gruppo, che in realtà possono comunque funzionare bene. Il motivo? Sentire di fare qualcosa che fa bene certo, ma non di specifico su loro stesse. Talvolta mi confidano di sentirsi inadeguate o a disagio. Con il personal, invece, l’allenamento diventa com un abito couture cucito addosso.

Che cosa temono di più: che non funzioni, eventuali infortuni?

No, il primo timore è sempre la paura di ingrossare, soprattutto che diventino troppo muscolose e grosse le cosce. Questi i classici danni che hanno provocato le attività fisiche un po’ estreme e di moda negli ultimi anni, ma basta scegliere gli esercizi giusti e proporli in modo differente, in maniera da cambiare lo stimolo che va al muscolo, variare anche le ripetizioni in resistenza o libere da pesi.

Sono costanti le sue alunne?

Molto, ci tengono a mantenere l’abitudine al training. Perché solo con l’abitudine di 2/3 volte alla settimana che si costruiscono e si consolidano i risultati nel tempo.

L’età induce a cambiare ovviamente l’allenamento. 20, 30, 40, 50, 60 anni: ogni 10 anni?

Non si può fare un calcolo di ogni 10 anni, più indicativi sono i cambiamenti ormonali, quindi la pubertà, momento in cui è pericoloso esagerare con i pesi e i carichi, la maternità e la menopausa, stagione in cui le cellule invecchiano, le ossa sono più fragili e vengono richieste scelte precise. Questi sono i momenti in cui è opportuno aggiustare il tiro e modificare il tipo di allenamento.

Essendo tutte diverse, non deve essere facile individuare il giusto training..

No, proprio per questo nel nostro centro Gymmo abbiamo una macchina: si chiama Body Analyzer e permette, attraverso una bilancia speciale, una Bia (composizione corporea di massa magra, grassa, ecc), di conoscere l’età metabolica di ciascuno.

Ci legge e ci dice come stiamo invecchiando, indicandoci un parametro che ci aiuta a modulare l’intensità e la durate del training. I nostri clienti vengono sottoposti alla macchina ogni 12 settimane perché in linea di massima un corpo può subire modificazioni e consolidamenti già dopo 2 mesi di training. E l’uomo fortunello più che la donna.