Arriva un momento in cui il bambino cammina in maniera autonoma e desidera esplorare il mondo. I genitori devono sostenerlo e invogliarlo, anche spingendolo ad abbandonare il passeggino.
Ha iniziato a camminare da solo, vuole staccarsi dalla mamma e provare ad andare con le sue gambe. Attorno ai due anni il bambino diventa completamente indipendente nel movimento e la sua prospettiva sul mondo e, di conseguenza, sugli spostamenti cambia. Non ha più necessità della mano o di un sostegno, sa che può tornare dalla mamma quando vuole e soprattutto quando lei lo chiama. È il momento di relazionarsi in autonomia con il mondo circostante. In questa fase, i genitori spesso si chiedono se sia il caso, e come eventualmente, di eliminare il passeggino. Ma partiamo dall’inizio.
I primi passi
Come iniziare a camminare? Ecco i consigli del nostro esperto in Motricità Cognitiva Educativa, Paolo Pichi. “Per stimolare un bimbo ad abbandonare il passeggino i genitori possono creare dei giochi dove il bambino per ottenere un risultato, e quindi una gratificazione, deve lasciare il passeggino e camminare per raggiungere l’obiettivo del gioco. Per esempio? Posizionare il passeggino al centro di uno spazio con ai lati degli oggetti vari, meglio se graditi al bambino (una palla, una trottola, un peluche, un gioco sonoro, ecc…) e poi stimolare il bambino a raggiungere gli oggetti del desiderio abbandonando il passeggino. Un’altra strategia molto divertente è quella di fare le bolle di sapone e stimolare il bambino ad alzarsi dal passeggino per raggiungerle. O ancora, fornirgli un carrellino “primi passi” da spingere che di solito, oltre a tranquillizzare i genitori sulla stabilità, aiuta il bambino a vincere la paura e ad acquisire l’equilibrio. Quelli con suoni aiutano la percezione visiva ed uditiva e il bambino è spronato a camminare altrimenti la musica si interrompe. In questo modo riuscirà ad acquisire la sicurezza utile per muoversi camminando senza passeggino. Fateli camminare su un tappeto morbido oppure nella sabbia: questo movimento dà tono all’arco plantare e alle caviglie. Può essere utile anche scavalcare ostacoli costituiti da oggetti di uso comune, fare le scale in salita e discesa, saltare su e giù dai gradini”.
Assecondare sempre i bisogni del bambino
Dai due anni in poi invece la regola base è quella di assecondare il bambino e le sue evoluzioni, senza anticipare troppo il momento in cui eliminare il passeggino. Spesso infatti è la mamma che fatica ad abbandonarlo perché ha la sensazione che una volta che suo figlio si è seduto lei possa avere il controllo sulla situazione. O ancora è lei che decide da un giorno all’altro di non utilizzarlo più, con conseguenti crisi di pianto quando il bimbo è stanco e non ha più voglia di camminare e una gran fatica nel portarlo poi in braccio. Il genitore deve sempre mettersi in ascolto delle esigenze di suo figlio. Ultimamente non ama utilizzare il passeggino, ma sai che farete una lunga camminata quel giorno e magari proprio nell’orario in cui di solito fa il suo pisolino pomeridiano? Porta il passeggino con te lasciando che scelga lui quando e se salire.
La resistenza fisica aumenta con il tempo
Anche l’abbandono del passeggino è in qualche modo un allenamento. Il bambino acquisisce nuove capacità motorie e più sicurezza in se stesso con il tempo, impara distanze, direzioni, aumenta la sua resistenza fisica alla camminata. È quindi indispensabile un momento di passaggio, che inizia attorno ai 2 anni compiuti, e prosegue alle volte persino fino ai 4, nel quale il bambino prova, testa i suoi limiti, viene lasciato libero di camminare quanto desidera, per poi essere accolto sul passeggino se si sente stanco. L’autonomia infatti è una conquista, che si raggiunge passo dopo passo.
Bicicletta o monopattino sostituiscono il passeggino?
Se la stagione lo consente, ogni tanto alternate il passeggino alla bicicletta. L’ideale dai due anni in poi sono le balance bike, che consentono al bambino di imparare l’equilibrio e di muoversi da solo. Certo, la mamma o il papà dovranno corrergli dietro! Ma sarà un altro piccolo step verso l’abbandono del passeggino. Attenzione però a non far diventare il bambino dipendente da monopattino o bici o il problema di lasciare il passeggino si ripresenterà anche con questi due mezzi.
Dai 2 anni e mezzo compiuti brevi tratti senza passeggino
Per iniziare ad abbandonare il passeggino, quando il bimbo vi sembra pronto, programmate uscite che non richiedano camminate troppo impegnative e aumentate progressivamente le distanze di volta in volta. Il bambino presto non ne sentirà più l’esigenza e con lui anche la mamma.
I consigli di Focus on You
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