Correre è un modo per riappropriarsi di una velocità umana e al tempo stesso è un esercizio filosofico perché diventa meditazione in movimento, capacità di attraversare il mondo, anelito alla leggerezza. Ce lo racconta Biagio D’Angelo, scrittore e runner per passione.

Sentire i pensieri che lentamente svaniscono mentre le gambe si muovono veloci: è la magia della corsa, che ci insegna a riappropriarci del tempo e dei luoghi che abitualmente attraversiamo in auto. L’idea di iniziare a correre ti incuriosisce? Non rimandare! Spesso succede di lasciar subito perdere, perché l’inesperienza scoraggia: sbagliato. Impariamo a correre da piccolissimi, quando muoviamo i primi passi alla scoperta del mondo, ecco perché fare running è riscoprire un’attitudine ancestrale, che ci riporta in connessione con le nostre emozioni profonde.

Perché iniziare a correre

«Ho iniziato a correre da relativamente poco, quattro anni, e da allora mi si è aperto un mondo» racconta Biagio D’Angelo, esperto in comunicazione e autore del libro Non ci Resta che Correre. Una storia d’amore e resistenza (Rizzoli): «È successo così, in un fine giornata milanese in cui mi sono reso conto che non avevo nessuna voglia di chiudermi in un posto chiuso dopo aver passato otto ore in ufficio. Sono passato davanti al portone della mia palestra… e ho continuato a correre».

Dalle ultimi studi nell’ambito delle neuroscienze emerge che fare movimento attiva la formazione di nuove sinapsi. Passo dopo passo stimoliamo il metabolismo, alleniamo cuore e polmoni, eliminiamo le tossine. Come dimostrano le ricerche correndo aumenta la produzione di endorfine e si abbassano i livelli di stress. Sì. Perché fare running è anche un training per la mente: quando corriamo lasciamo indietro pensieri e preoccupazioni, ci liberariamo dei pesi della giornata e percepiamo una leggerezza nuova.

La corsa, un modo veloce e dinamico per socializzare

Biagio D’Angelo, che nella vita si occupa di comunicazione e corre per passione, spiega che la corsa è anche un modo fare nuove amicizie. «Correre è lo sport più individuale che possa esistere. Praticando la corsa, invece, ti accorgi che è uno sport di grande relazione. È una scoperta che si fa mano a mano che si entra in questo mondo: nel libro accade, ma è accaduto anche nella mia vita». Oggi un aiuto prezioso viene dalla tecnologia. Grazie allo sviluppo di app che registrano i nostri progressi ci sentiamo più motivati e non solo: utilizzare bene i social diventa utile per scambiarsi consigli, darsi supporto e incontrare altri appassionati. Per iniziare a correre ti basta l’abbigliamento adatto e soprattutto un buon paio di scarpe. Vuoi darti la carica? Scegli una playlist di canzoni da portare con te e condividi l’avventura della corsa con un amico. Soprattutto all’inizio possono fare la differenza perché condividere gli obiettivi ti aiuterà a tener fede all’impegno.

Correre con un obiettivo: la maratona

Secondo un sondaggio commissionato dall’azienda Brooks Italia nel 2015 il numero di runner in Italia ha raggiunto i 6 milioni: sono 39.098 gli italiani che nel 2016 hanno concluso almeno una maratona. Questo dato segna una crescita dell’8% rispetto al 2015 e i numeri continuano a salire. Che cosa porta un runner a decidere di intraprendere la sua prima maratona? Spiega Biagio D’Angelo: «Correre in vista di un obiettivo può diventare una sfida realmente stimolante. Non si tratta più di fare cinque o dieci chilometri per passione: serve disciplina, metodo e la capacità di attenersi a una tabella. Essendo un percorso di oltre 42 km non si improvvisa. Una maratona va presa sul serio, perché si corre il rischio di farsi male o addirittura di disinnamorarsi della corsa. La corsa che desidero fare nel 2018 è la SuperMaratona dell’Etna: si parte dalla spiaggia per arrivare sul vulcano attraverso la pineta siciliana superando un dislivello incredibile. Arrivo previsto a quota 3000 metri, dopo 43 chilometri circa».

Esiste un detto celebre fra i maratoneti, racconta Biagio: i primi trenta chilometri sono una questione di gambe, dal trentesimo al quarantesimo è una questione di testa e gli ultimi due… sono una questione di cuore. Allenare corpo, mente e cuore, ecco uno splendido obiettivo per iniziare il nuovo anno con energia.

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