La medicina tradizionale cinese ha origine quasi duemila anni fa e a differenza di quella occidentale, interviene sull’energia vitale per prevenire varie patologie. Abbiamo parlato con l’esperta per conoscerne meglio le tecniche base

 

La medicina tradizionale cinese ha radici millenarie e si concentra su equilibrio, armonia ed energia. Secondo questa medicina, ogni persona è dotata di un’energia vitale che si propaga attraverso i meridiani, delle linee immaginarie in corrispondenza di organi, ossa e apparato muscolare. E questa energia, che sia positiva o negativa, può influenzare la corretta attività di ogni apparato.

La medicina tradizionale cinese, andando a intervenire sul corretto flusso di questa energia, rinforza tramite un approccio olistico la correlazione tra corpo, mente e spirito, prevenendo l’insorgenza delle malattie e promuovendo un sano stile di vita.

Abbiamo incontrato la dottoressa Tian Hong, docente e operatore di medicina cinese presso l’Asimtc di Milano (Associazione Studi Internazionali per lo sviluppo e la tutela della medicina tradizionale cinese) per conoscere più da vicino alcune tecniche base della medicina tradizionale cinese: il massaggio Gua Sha, il massaggio Tui Na, la coppettazione e la moxibustione.

“Oggigiorno in tanti propongono queste pratiche, ma fate attenzione: solo coloro che hanno le conoscenze e posseggono certificati professionali possono essere definiti terapisti professionisti. Informatevi sempre prima sulla formazione dell’operatore”.

Il massaggio Gua Sha

La pratica Gua Sha ha origini antichissime: già durante la dinastia Tang (600 d.C.) i medici cinesi la utilizzavano per curare le malattie. In cinese, gua sha significa “raschiar via la febbre”: infatti, mediante un tavoletta – di giada, di corno o di pietra – l’operatore sfrega la pelle, dopo averla cosparsa di olio, in corrispondenza dei meridiani energetici, fino alla comparsa di segni rossi. Questi non sono lividi né capillari rotti, bensì è l’effetto della riossigenazione dei tessuti, quindi della rimozione del ristagno capillare.

“Secondo la medicina tradizionale cinese, il ristagno del Qi, ovvero dell’energia interna, e di conseguenza del sangue, è causa di dolori. Questo ristagno può essere dovuto a numerose cause: lo stress sul lavoro e in famiglia, l’insonnia, l’eccessiva quantità di cibo, la mancanza di attività fisica…

Tutto questo porta il nostro corpo a produrre tossine, che affaticano l’organismo, e rallentano il fluire dell’energia. Alla lunga, possono essere anche causa di malattie. Mediante lo sfregamento, si ha immediato sollievo delle contratture muscolari con relativo rilassamento, grazie alla dilatazione dei vasi sanguigni, che consente una migliore circolazione e ossigenazione dei tessuti”.

Altri benefici? Il gua sha favorisce anche l’accelerazione del metabolismo e rinforza il sistema immunitario, nonché velocizza l’eliminazione delle tossine, stimolando il drenaggio dei liquidi.

“In genere, i segni rossi scompaiono dopo circa una settimana, ma il loro rossore e la loro ampiezza dipende dal grado di disturbo. Infatti, maggiore è il malessere interno, più rosse saranno e più a lungo dureranno le macchie”.

Il massaggio Tui Na

Il Massaggio Tui Na è una terapia molto antica, nasce in Cina più di 2000 anni fa. In cinese, il suo significato è “spingere e afferrare”. Uno dei pilastri della Medicina Tradizionale Cinese, è una tecnica manuale che si avvale di oltre 40 tipi di movimenti: sfioramenti, impastamenti, pressioni rotatorie, strofinamenti, rotolamenti, percussioni, vibrazioni e movimenti passivi.

“Ogni gesto ha effetti precisi sul corpo, pertanto un trattamento utilizza diverse tecniche a seconda del problema specifico. Alcune manovre servono a disperdere l’energia in eccesso, per esempio in presenza di un’area dolente, gonfia o bloccata; altre invece devono tonificare l’energia in una zona che ne è carente. Tutte le sue manipolazioni, comunque, agiscono sulla superficie del corpo attraverso punti specifici per drenare i canali energetici, e penetrano all’interno regolando l’energia nutritiva – yingqi – e l’energia difensiva – weiqi”.

I benefici? Un trattamento ben eseguito riporta l’equilibrio nell’organismo, toglie tensioni e contratture ed è un ottimo antistress. “Per questo, è fondamentale che vi mettiate nelle mani di un professionista preparato con una solida formazione minimo triennale e certificata. Non basta un bel massaggio, il terapeuta dev’essere in grado capire dov’è lo squilibrio energetico e come intervenire, stimolando i punti meridiani corretti”.

La coppettazione

Portata alla ribalta da Chiara Ferragni e da Fedez, la coppettazione è una tecnica complementare della medicina tradizionale cinese e consiste nell’applicazione su aree cutanee spesso corrispondenti ai punti dell’agopuntura, di coppette o ventose.

Una volta scelto il punto, si procede quindi a introdurre nella coppetta, per pochi decimi di secondo, un fiammifero acceso per determinare la fuoriuscita, per dilatazione, dell’aria contenuta nella medesima. Così facendo si creano i presupposti per la costituzione del vuoto.

Poi, in modo rapido, si applica la coppetta sulla cute. Una volta che la coppetta è ancorata alla cute, la si lascia in sede per un tempo che può variare da pochi minuti fino a un massimo di venti, a seconda del disturbo: “Una permanenza limitata ha effetti tonificanti, mentre una lunga permanenza ha effetti disperdenti riguardo la stasi del Qi e del sangue”.

“La coppettazione è indicata al trattamento di tutte le sindromi dolorose e di molte sindromi depressive con forte componente ansiosa. Tuttavia è bene evitarla sulle persone troppo magre o su quelle con pelle eccessivamente lassa o ancora su cute affetta da patologie epidermiche”.

La moxibustione

Anche la moxibustione è una tecnica complementare della medicina tradizionale cinese e consiste nello stimolare con il calore i punti dell’agopuntura. Per farlo, si utilizzano le foglie essiccate e polverizzate dell’artemisia, una pianta che scalda e riesce a riattivare la circolazione del Qi e del sangue, eliminando il freddo e l’umido dalle ossa.

“Vi sono due modi di praticare la moxibustione: per via diretta, in cui le foglie di artemisia vengono compresse per formare piccoli coni compatti e ben stabili, da applicare sulla pelle, e per via indiretta, in cui tra la moxa e la cute si interpone una fettina di zenzero, di aglio, di sale o un ago riscaldato”.

I benefici? La moxibustione punta a rafforzare l’energia e lo yang del corpo, favorendo il benessere e una vita longeva.

Per maggiori informazioni: dott. Tian Hong, Asimtc