Il cambio stagionale vi butta a terra? Una corretta alimentazione può fare tanto: basta partire dalla lotta ai radicali liberi, anche mediante i superfood

allergia, superfood

Quest’anno l’arrivo della primavera sta tentennando: siamo già a maggio e ancora le temperature sono di molto inferiori alla media stagionale. Questo che ripercussioni ha sulla salute? E come possiamo difenderci?

Noi di Focus on You abbiamo girato questi interrogativi al Professor Valerio Sanguigni, cardiologo dell’Università di Roma Tor Vergata ed esperto medico di superfood: “L’unico vero cambio di stagione rimasto è quello dall’inverno alla primavera, in quanto è quello più drastico, che ha maggiori ripercussioni sul nostro organismo. Ma queste anomalie climatiche, che stanno ritardando l’arrivo della bella stagione, non fanno altro che rendere più difficoltosa la fase di adattamento al nuovo bioritmo. Non è un caso che ultimamente sono aumentati i casi di polmonite: i cambi repentini di temperatura – un giorno ci sono 17 gradi, quello successivo 8 – abbassano i meccanismi di difesa dell’organismo, rendendolo più esposto alle infezioni, una situazione esacerbata anche da livelli di inquinamento preoccupanti”.

A questo vanno aggiunti i canonici disturbi che possono occorrere in questo lasso di tempo, ovvero riniti allergiche, congiuntivite, sbalzi di pressione e depressione stagionale, uno stato di spossatezza diffuso e in alcuni soggetti anche problemi al tratto gastroenterico, come gastriti, gastroenteriti, duodeniti e ulcere.

Ma far fronte a questi malanni in modo naturale è possibile, per esempio mediante qualche alimento che può coadiuvare? Il Professor Sanguigni ci ha aiutato a fare chiarezza in termini di salute e di alimentazione.

Superfood: un valido aiuto (?)

“La risposta è sì, ma così potrebbe apparire fuorviante. Innanzitutto, essendo un medico, suggerisco sempre il consulto di uno specialista, per consigliarvi la terapia migliore da seguire per curare questi piccoli malanni. Se si vuole anche migliorare l’alimentazione e da lì ripartire per stare meglio, è una strada possibile, ma occorre fare chiarezza. Prendiamo per esempio i famosi superfood, di cui tutti parlano: oggigiorno, stando a quello che si legge online e non, tutto potenzialmente appartiene a questa categoria, ma non è così.

I superfood sono degli alimenti, le cui caratteristiche energetiche e nutrizionali sono riconosciute e validate in ambito medico – scientifico. Tradotto: sono cibi dalle proprietà curative, che possono prevenire o addirittura ridurre il rischio di incidenza di alcune patologie gravi, come ictus, infarto o tumore. Questo significa che devono essere utilizzati come farmaci, con indicazioni della posologia e degli effetti collaterali”.

I superfood amici della salute

“I superfood sono cibi ricchi di antiossidanti, i quali prevengono la formazione eccessiva di radicali liberi. In ambito medico, esistono 5 superfood già certificati da studi scientifici”. Ma se state pensando ai frutti rossi, come me, siete fuori strada.

“La frutta fresca viene spesso annoverata tra i superfood: questo è potenzialmente vero, se fosse consumata direttamente dall’albero. Per esempio, in questo periodo i nutrizionisti consigliano delle spremute di agrumi per rinforzare le difese immunitarie, ma per essere davvero nutriente, l’arancia utilizzata dovrebbe essere colta al momento e non trattata. Così come frutti rossi, melograni e bacche contengono sì antiossidanti, ma spesso, nel tragitto che li porta dalla terra alla nostra tavola, perdono le loro proprietà benefiche”.

Quindi, quali sono i superfood certificati? “Gli alimenti che conservano meglio gli antiossidanti sono frutta secca, cacao fondente o extrafondente, tè verde, olio d’oliva extravergine e cereali integrali. In particolare, noci, nocciole e mandorle sono ricche di polifenoli, che favoriscono l’aumento dell’ossido nitrico, una molecola strategica per i sistemi antiossidanti dell’organismo, il quale ha un effetto positivo sulla capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi, migliorando l’ossigenazione dei tessuti. Per quanto riguarda il tè verde, invece, molti studi epidemiologici svolti su una delle popolazioni più longeve al mondo, che ne faceva regolare assunzione (quella di Okinawa, in Giappone, ndr), hanno rilevato che in quest’area vi era una minore insorgenza di tumori. Infine, olio d’oliva extravergine e cereali integrali sono alla base della nostra dieta mediterranea: consumati con moderazione, hanno un alto valore protettivo, essendo ricchissimi di antiossidanti, vitamine e fibre”. Ma essendo questi superfood, come e in che quantità vanno consumati?

superfood

La dieta antiossidante

“Raccomando sempre di studiare insieme a uno specialista un programma alimentare fatto su misura per le proprie esigenze e problematiche. In ogni caso, una dieta equilibrata, che prevede l’assunzione dei superfood citati, potrebbe essere così strutturata: a colazione, una tazza di tè verde matcha con due fette di pane integrale, spalmate con miele, e una manciata di frutta secca. A metà mattina e a metà pomeriggio, qualche quadretto di cioccolato extrafondente o un’altra manciata di frutta secca.

A pranzo, consiglio sempre di iniziare con una porzione di insalata, condita con abbondante olio d’oliva: aiuta a ridurre l’assorbimento degli zuccheri, raggiungendo prima anche il senso di sazietà. A seguire, del petto di pollo o del pesce. Infine, a cena, via libera a una porzione di riso rosso fermentato o riso nero, condita con qualche cucchiaino di olio d’oliva, e in seguito, del tonno. Se ci si vuole concedere anche un bicchiere di vino rosso, si può fare: ricco di resveratrolo, fa bene a cuore e cervello, riducendo il rischio di infarto e ictus. Non dimenticate di bere sempre molta acqua: un litro e mezzo al giorno è più che sufficiente”.

Per approfondire l’argomento: “Superfood, il segreto della longevità” di Prof. Valerio Sanguigni, ed. Aliberti, in tutte le librerie