La ritenzione è un problema che, se trascurato, può trasformarsi da disagio estetico a cellulite, più difficile da eliminare. Ma molto, moltissimo si può fare per contrastarla, con l’attività fisica e uno stile di vita corretto.

 

Consoliamoci innanzitutto: quasi tutte le donne soffrono di ritenzione idrica.

“Gli effetti della ritenzione si manifestano prevalentemente su gambe e glutei. Un fastidio dovuto al ristagno di liquido nei tessuti e che va trattato prima che diventi cellulite. Può comportare anche problemi di salute, come per esempio gambe stanche e pesanti” spiega Simona Musocchi, Consulente wellness per Focus on You e personal trainer.

Donne e ritenzione, conti da fare

“La maggior parte delle donne, nel corso della vita, deve fare i conti con la ritenzione. Quasi sempre è originata da una circolazione non ottimale. Ma vita sana e sport sono alleati preziosi per sconfiggerla. Tecnicamente, eliminare la ritenzione idrica significa favorire la circolazione del sangue. Questo è uno dei fattori più importanti per combattere la cellulite” precisa la personal trainer.

Le regole per gambe perfette

Oltre a quelli che ormai sembrano quasi i consigli della nonna, mangiare sano,  fare movimento e stare alla larga da fumo e da una vita sedentaria, ci sono altre mosse.  Esistono delle accortezze utilissime per la salute e la bellezza di gambe e glutei.

“Per favorire la circolazione, consiglio di dormire con le gambe leggermente alzate, magari appoggiandole su un cuscino. Così si favorisce il ritorno venoso” afferma Simona Musocchi. “Quando si è seduti attenzione a non tenere le gambe accavallate e il busto in avanti. Sono posizioni che bloccano il flusso del sangue. E occhio ai tacchi: quelli alti, così come le ballerine rasoterra, vanno indossati per poco tempo e non per l’intera giornata”.

Gli sport adatti (e quelli no) per la ritenzione

L’attività fisica è la risposta giusta per mantenersi in salute e in forma a lungo nel tempo. “Per contrastare la ritenzione idrica, però, ci sono degli sport adatti e altri meno” precisa Musocchi.

“Il nuoto è perfetto, perché abbina a un movimento completo anche un massaggio linfatico naturale. Sì anche a tutte le attività aerobiche a bassa intensità e a lunga durata, come la camminata veloce. No, invece, agli sport di potenza che richiedono sforzi intensi e brevi, come il sollevamento pesi. Questi provocano la formazione dell’acido lattico, che sovente si accompagna alla ritenzione idrica”.

Per chiudere al top

Infine, un consiglio sempre valido: “Al termine di ogni attività fisica è fondamentale concludere l’allenamento con lo stretching. In questo caso in particolare, è bene alzare le gambe per favorire la circolazione, così come sono consigliatissimi gli esercizi di respirazione” conclude la nostra personal trainer.

Appurato con il medico che la ritenzione non è dovuta a un problema di salute, dovremmo considerare il fatto che i nostri comportamenti alimentari non siano corretti in relazione alle nostre caratteristiche individuali.

La ritenzione si combatte anche a tavola

“La parola d’ordine è personalizzare” spiega Lorenza Dacò, wellness coach di Focus on you. “Occhio a bere troppa acqua: i reni si affaticano e, con un buon apporto di vegetali, un litro e mezzo può bastare. Drenare è un concetto più complesso, che non è collegato solo a bere molto. L’acqua di vegetazione è fondamentale, come lo è quella di fonte, importantissima per le funzioni corporee e l’idratazione”. Entrando nel merito, Lorenza Dacò ci dà anche qualche indicazione pratica su cosa mettere nel piatto.

Attenzione alle verdure cotte

“In linea generale, noi donne non dovremmo mischiare le verdure cotte, anche sotto forma di minestrone. Questo perché i vegetali sono ricchi di sali, che possono portare alla ritenzione. Occhio anche ai pomodori, sì poco calorici, ma carichi anch’essi di sali. Inoltre, è bene sapere che l’abbinamento con la mozzarella è tutt’altro che dimagrante. Quindi: via libera al pomodoro con cipolla cruda o olive verdi di buona qualità, entrambi diuretici che contrastano l’effetto del pomodoro. Bene anche un mix di verdure crude, ma senza il pomodoro. Infine, un consiglio per la preparazione di qualsiasi piatto: sempre meglio salare al termine della cottura”.

 

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