L’arrivo del freddo può aiutarci a perdere peso, sollecitando il corpo a consumare più calorie per produrre energia. Ma se i risultati non si vedono, può darsi che sia colpa di un metabolismo inceppato
Senso di pesantezza diffuso, difficoltà di concentrazione, gambe e pancia gonfie. Ma soprattutto un peso che aumenta costantemente, nonostante un regime alimentare ridotto: da qualche mese questo è il mio stato fisico. Una situazione che in me genera molta confusione: com’è possibile che continui a ingrassare nonostante mangi di meno e abbia ricominciato l’attività fisica in modo regolare? Che il mio metabolismo si sia inceppato? Può darsi. Il metabolismo è una macchina complessa e delicata, basta un periodo di forte stress psicofisico o di sregolatezza alimentare per metterlo in crisi. Da esso però dipendono i nostri livelli di energia, quindi il nostro stato di benessere generale. Come riuscire a rimetterlo in moto? Ne ho parlato con la dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista, specializzata in Scienza dell’Alimentazione, per chiarire qualche dubbio e carpire qualche prezioso consiglio.
Innanzitutto, spiegaci in parole semplici, che cos’è il metabolismo: cosa lo regola? Come funziona?
“Il metabolismo è l’insieme dei processi biochimici ed energetici attraverso cui il nostro organismo, utilizzando il cibo, produce energia necessaria per soddisfare i propri bisogni vitali. Si parla molto di metabolismo basale, soprattutto in tema di diete. Il più delle volte, però, se ne disconosce il corretto significato. È bene quindi fare chiarezza. Per metabolismo basale si intende la quantità di energia (espressa in Kilocalorie) in condizione di assoluto riposo, necessaria all’organismo per mantenere lo svolgimento delle funzioni vitali, come per esempio l’attività cardiaca o polmonare. Diversi possono essere i fattori che influiscono sul metabolismo: a parte quelli personali, come l’età, il sesso o lo stato fisiologico (accrescimento, gravidanza, allattamento, senescenza…), anche la temperatura ambientale o alcune patologie, come le malattie endocrine, i traumi o le infezioni, con la relativa assunzione di farmaci, possono rallentarlo”.
L’inverno è alle porte: come agisce il freddo sul nostro organismo e sul metabolismo? Quali input gli dà?
“Il freddo può senza dubbio aiutarci a dimagrire. Il motivo è molto semplice: l’organismo per mantenere costante la propria temperatura utilizza le riserve di grasso per produrre energia e quindi calore. Se vogliamo quindi sfruttare la stagione invernale per perdere peso e mantenere il metabolismo sempre attivo, evitiamo di stare in ambienti eccessivamente riscaldati: secondo una ricerca pubblicata sull’International Journal of Obesity, all’interno delle abitazioni la temperatura non dovrebbe superare i 19°C, soglia che contribuirebbe a ridurre la possibilità di accumulo di grasso corporeo”.
Nonostante il freddo, a me e a molti capita che pur mangiando meno o diversamente, il peso rimanga uguale o aumenti: come mai? Il metabolismo in questo caso non dovrebbe velocizzarsi?
“Escludendo alcune disfunzioni a livello ormonale, può verificarsi che, nonostante la dieta, non si riesca a dimagrire. Il più delle volte ciò accade proprio a causa della dieta stessa. Non essendo equilibrata, ma eccessivamente ipocalorica e restrittiva, l’organismo mette in atto una serie di provvedimenti al fine di ridurre il dispendio energetico nella ‘paura’ di non riuscire a soddisfare a lungo i bisogni dell’organismo stesso. Diventa quindi ‘avaro’ nel consumare energia, nell’utilizzare le sue risorse. Ecco perché seguire una dieta non bilanciata o fai da te è controproducente. È fondamentale che l’alimentazione sia quindi varia e tale da soddisfare il bisogno calorico-nutrizionale dell’individuo. A ciò occorre necessariamente abbinare anche la giusta attività fisica. Questo è l’unico modo sano e ragionato per mantenere sempre attivo il nostro metabolismo”.
Anche i blocchi fisici, psicologici o emotivi possono rallentare il metabolismo: come possiamo intervenire per sbloccarli?
“Dobbiamo innanzitutto comprendere che dieta non significa digiuno, ma un’alimentazione tale da soddisfare non solo a livello fisico il nostro apporto calorico-nutrizionale, ma anche a livello emotivo, per appagare i nostri gusti. Può essere anche l’occasione per scoprire nuovi cibi e combinazioni alimentari che fino a ora non avevamo mai provato. Altra cosa fondamentale è considerare il fattore tempo: non pretendiamo di perdere i famosi “sette chili in sette giorni”, affaticheremmo inutilmente noi stessi dal punto di vista psicofisico, rischiando anche di mettere a rischio la nostra salute. Se vogliamo perdere alcuni chili non pensiamoci quindi all’ultimo minuto, come spesso accade per esempio a ridosso dell’estate: la perdita di peso è un percorso lungo e costante, che richiede necessariamente i suoi tempi”.
Cosa possiamo fare per affrontare al meglio l’inverno, facendo riserva di energia e non di grasso?
“Si comincia a tavola: non devono mancare pesce, soprattutto azzurro (sarde, sgombro, acciughe, aringhe), frutta secca e olio extravergine di oliva perché fonte di acidi grassi insaturi, i quali, oltre a essere un’importante fonte energetica, svolgono un’azione antinfiammatoria e protettiva nei confronti dell’apparato cardiovascolare. Altri alimenti insostituibili durante la stagione invernale sono frutta (in particolare arance, mandarini, melograno), verdura e ortaggi (radicchio, verza, broccoli, cime di rapa, finocchio) e legumi. Questi alimenti sono fondamentali perché ricchi di antiossidanti, vitamine e sali minerali, necessari per affrontare al meglio le basse temperature e ridurre il rischio di insorgenza di malattie stagionali”.