Prima era uno sport più elitario, ma adesso il paddle è davvero per tutti. C’è chi lo prova perché è di moda, chi perché è attratto dalla novità, chi ancora perché è alla continua ricerca dell’adrenalina. L’80% delle persone, però, se ne innamora perdutamente. Ecco perché…

La storia narra che il paddle sia uno sport nato per errore. E “che errore”, direbbero ormai in molti. Un messicano, alla fine degli anni 70, avrebbe voluto un campo da tennis in casa propria. Avendo calcolato male lo spazio a disposizione, sarebbe stato costretto a considerare i muri della casa come parte integrante del campo stesso. Dal Messico all’Argentina fino alla Spagna e poi all’Italia. “Il paddle o lo odi o lo ami follemente”, ci ha spiegato Luca Zanini, responsabile di Paddle Milano. “Ma i primi tempi, non è stato semplicissimo diffonderlo. Facevo fatica a far capire che sport fosse…”

Innanzitutto, si dice Padel o Paddle?

“Ormai i termini sono equivalenti, ma noi abbiamo scelto paddle perché padel, a Milano, ricordava molto la “padella” e sembrava quindi lo sport delle casalinghe. In realtà, il termine originario è paddle (quello usato dalla Federazione), poi in Spagna è stato tramutato in padel”.

Casalinghe che però non possono sentirsi escluse …

“Assolutamente, il paddle è uno sport per tutti, dai bambini di 8 o 9 anni fino alle persone 70enni. Ed è proprio questo il suo punto di forza, perché ci si diverte a prescindere dalle età e dai livelli di gioco. Anche se sei un principiante, riesci a buttare la palla dall’altra parte. Magari userai soltanto una pallina più sgonfia per ottenere il feeling con questo tipo di sport. Nel tennis è più difficile…”

Quali sono le principali differenze col tennis?

“La facilità del gioco viene prima del resto. Nel tennis si ha bisogno di molta pratica, mentre in questo caso anche se non sei dello stesso livello del tuo avversario puoi divertirti tranquillamente. Si gioca due contro due ma, la racchetta è più corta ed è più facile da gestire. Inoltre, le sponde del campo ti aiutano tantissimo: se mandi la palla fuori dal campo, le pareti te la rispediscono dentro senza farti fare troppa fatica. Nel tennis è impossibile recuperarla. L’attrezzatura? Le divise sono simili, ma c’è una maggior ricerca del colore, mentre le scarpe sono quelle da terra, a spina di pesce”.

I benefici: per il corpo e per la mente

“E’ uno sport che fa molto bene alle gambe e ai glutei perché lavorano tantissimo. Essendo un’attività di tipo aerobico fa bruciare le calorie, anche se ci vuole un impegno fisico discreto. E poi è adrenalina pura. Il paddle o lo odi o te ne innamori perdutamente. Per l’ 80% delle persone diventa una droga buona e prevediamo una crescita nei prossimi anni”.

Dal sito della Federazione: le regole del gioco per non perdere

Una squadra perde il punto se:

  • La palla rimbalza due volte sul campo prima di essere respinta;
  • Un giocatore colpisce la palla al volo prima che questa abbia oltrepassato la rete e raggiunto il proprio campo;
  • Un giocatore colpisce la palla e questa tocca le maglie o il pavimento del suo campo.
  • La palla in gioco tocca il giocatore oppure qualsiasi cosa egli porti o usi, ad eccezione della racchetta.
  • Un giocatore restituisce la palla in maniera tale da colpire al volo qualsiasi parete del campo contrario oppure la maglia metallica, o qualsiasi elemento estraneo al campo: la rete, i paletti di supporto, la cinghia centrale o la fascia e poi cade sul campo avversario.
  • Un giocatore tocca o colpisce la palla più di una volta nella risposta.
  • Entrambi i giocatori, simultaneamente o consecutivamente, colpiscono la palla.

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http://www.paddlemilano.eu/