Il canottaggio è uno sport che richiede forza, talento, ma soprattutto testa. Scopriamo insieme segreti e benefici di questa disciplina  praticata da piccoli atleti

 

Mamma, voglio vogare! Saper nuotare è il requisito indispensabile. Quindi via libera dunque ai corsi di nuoto in tenerissima età, da considerarsi come attività propedeutica alla pratica in seguito del canottaggio.

Il canottaggio infatti, è praticabile, quando lo sviluppo del busto del bambino, che di solito avviene tra gli 8 e i 12 anni di età, consente la presa e il raggiungimento dei remi. I piccoli canottieri sono sottoposti a un allenamento costante in acqua, ma anche in palestra. Scopriamo insieme tutti i segreti e i benefici di questo sport che, come il nuoto, si definisce completo.

Questione di allenamento e di testa

“Si comincia dalla vasca, dove si insegnano i primi rudimenti grazie al remoergometro, un simulatore di vogata fuori dall’acqua. Consente  appunto di acquisire passo per passo il ciclo di voga completo”, spiega Mario Palmisano Campione Olimpionico e Coordinatore Sportivo presso la Società Canottieri Olona 1894 di Milano.

Qui il giovane allievo ha la possibilità di approcciarsi a questo sport affascinante. E quali sono i primi errori da evitare? “Si corregge e si insegna”, continua Palmisano, “il gesto tecnico al canottiere che, grazie alla presenza di specchi che rivestono la sala, si può auto-controllare ed eventualmente correggere in ogni singolo movimento. Si parte da un punto e si torna allo stesso punto. Si insegna il primo movimento, fino all’interpretazione alla perfezione del ciclo di voga completo.

Il segreto per diventare un campione di canottaggio, precisa Palmisano, è l’atteggiamento che si ha in allenamento e in gara. Come in ogni sport, unitamente alla tecnica e una buona dose di sacrificio e costanza, conta la testa, qualità che fanno la differenza tra l’essere solo un buon praticante o un vero campione. Anche in gara bisogna ricordarsi che la più grande sfida è principalmente con sé stessi. Migliorarsi significa poter raggiungere traguardi a volte impensati, per vincere sfide impossibili.

Il canottaggio è uno sport completo

Il canottaggio è davvero uno sport completo? Oltre all’uso delle braccia, lo studio biomeccanico del movimento prevede l’utilizzo delle gambe e l’impegno di tutta la stessa muscolatura. Calcolando il peso del corpo, ci si allena con il carrello mobile, lungo 70-90 cm. Questo permette di dare propulsione, facendo leva con la spinta dei piedi infilati in apposite scarpette posizionate sulla tavoletta fissa. Si allenano così tutti i distretti muscolari: spalle, braccia, pettorali, addominali, schiena e gambe.

Dalla teoria si passa alla pratica in acqua, dove è importante migliorare il senso dell’equilibrio, adattando di volta in volta la posizione del corpo, per condurre correttamente l’imbarcazione ed evitare cadute in acqua.

I benefici del canottaggio: muscoli ed emozioni

Il canottaggio è la disciplina che accoglie anche un dodicenne, come un principiante. E non è cosa da poco trovare uno sport completo, che consenta di iniziare la pratica in una fascia di età nella quale altre discipline di squadra pretendono esperienza.

Ovvio che comporti un grande impegno fisico del ragazzo e un elevato consumo energetico, pertanto una dieta sana ed equilibrata è necessaria proprio per compensare forza e resistenza richieste in allenamento. In più occorrono costanza, lavoro individuale a favore della squadra e tanta convinzione.

In sintesi è uno sport adatto a tutti i ragazzi dotati di passione e i benefici di un attento e preciso allenamento di canottaggio sono molti••-

• Tono muscolare e postura corretta. Sono coinvolti tutti i muscoli e in particolare flessori delle braccia, trapezi, deltoidi, estensori del tronco, addominali ed estensori delle gambe e cosce.

• Mobilità ed elasticità delle articolazioni.

• Sviluppo armonico dell’apparato scheletrico in fase di sviluppo

• Apparato respiratorio: maggior apporto di ossigeno per l’apparato cardiocircolatorio.

• Capacità di coordinazione nel canottaggio di squadra.

• Sfida con sé stessi: agonismo e motivazione nel canottaggio individuale.

• Emozioni: remare all’aria aperta, contatto con la natura, ascoltare il rumore del remo che muove l’acqua e la brezza del vento sul viso.

Quando i corsi?

I corsi di canottaggio consentono la frequentazione per i ragazzi durante tutto l’anno scolastico e in ogni stagione, oltre alla possibilità di una full immersion grazie ai corsi estivi durante le vacanze. Proporre ai bambini e ragazzi un corso di canottaggio estivo, è utile per testare l’attitudine e invogliare allo sport agonistico. Oltre alla pratica, la tecnica e tutti i benefici, il canottaggio insegna il rispetto delle regole, la disciplina, la capacità di relazionarsi in modo armonico, la perseveranza e l’autonomia. E se vogare nella nebbia e al freddo fortifica il corpo e lo spirito, la collaborazione nel gruppo dei piccoli rematori, regala un’occasione unica di divertimento e amicizia. Anche sotto la pioggia!

È utile la consultazione dei seguenti link relativi agli indirizzi di alcune delle più importanti Scuole di canottaggio italiane e la Sezione corsi estivi della Lega Navale Italiana:

https//www.leganavale.it

https//www.ccaniene.com

https//www.olona1894.it

https//www.circolocanottierinapoli.it

https//www.canottierifirenze.it

https//www.canottieriarmida.it