Mantiene in forma, ha un’azione antistress, crea una “rivoluzione verde” e soprattutto… fa bene alla salute ed è un’ottima idea per allenarsi senza spendere. Ecco perché andare in bicicletta è semplicemente la scelta più furba: a spiegarlo è Ercole Giammarco, inventore di Cyclopride.

Photo by Andrew Gook

C’è chi ha utilizzato la bicicletta come terapia aggiuntiva su pazienti affetti da depressione. È lo psichiatra John Ratey della celebre Harvard Medical School, e lo ha spiegato e dimostrato scientificamente nel libro Spark! How Exercise Will Improve the Performance of Your Brain. Il risultato dopo un anno? Pedalare combatte i disturbi dell’umore, dà una sferzata di energia al metabolismo e ci aiuta a sorridere di più.
Allora, possiamo affermare che la cicloterapia fa bene al fisico e alla mente. E adesso, in città, diventa una “rivoluzione verde” grazie a progetti come Cyclopride, che permettono anche ai non esperti di avvicinarsi alla passione per la due ruote.

Bicicletta, quanti benefici!

Andare in bicicletta costituisce un facile espediente per eliminare il sovrappeso e combattere lo stile di vita sedentario, sempre più diffuso. Sulla due ruote è possibile bruciare fino a 500 calorie in un’ora e il vantaggio è che l’allenamento avviene senza sforzo per le articolazioni: in bici si allenano cuore, polmoni, glutei e… buon umore. Dalle ricerche emerge che chi usa la bicicletta abitualmente sa sopportare meglio la fatica ed è più resiliente rispetto alle difficoltà. Inoltre, pedalando ci riappropriamo del paesaggio intorno a noi e riscopriamo la bellezza della nostre città: un dettaglio importante per la qualità della vita, spiega Ercole Giammarco, inventore dell’associazione Cyclopride e autore del libro Andare in bici, le ragioni del pedalare (Garzanti).

Nasce Cyclopride a Milano

«Ho sempre amato utilizzare la bicicletta come mezzo sportivo, dalla bici da corsa alla mountain bike. Quando ancora non andava di moda, l’ho eletta mezzo di locomozione» spiega Giammarco: «La bicicletta è uno straordinario strumento di mobilità alternativa. Mantiene in forma ed è un mezzo di locomozione più rapido degli altri, infatti è provato che, sotto i tre chilometri, è in assoluto il mezzo più veloce. Evita i problemi di code e ingorghi. Grazie alla bici è possibile attraversare aree verdi urbane come i parchi, impossibili per auto e moto. È un mezzo economico per l’individuo e per la collettività: è grazie a questa consapevolezza se, piano piano, ho iniziato a pensare a un’attività che promuovesse quello che io avevo scoperto sulla mia pelle». Cyclopride nasce ormai cinque anni fa con una pedalata non competitiva in grado di coinvolgere anche chi guardava la scelta della bicicletta con curiosità senza averla mai sperimentata: sono circa quattromila le persone a presentarsi al primo raduno, diventate quasi diecimila nell’edizione 2017. I numeri indicano una passione, quella per la due ruote, sempre più diffusa.

Tutti in bicicletta

«Andare in bicicletta è semplicemente una scelta furba, perché fa risparmiare in salute, denaro e tempo», dice ancora Ercole Giammarco. «Basterebbe già questo, no? Senza contare il piacere di pedalare». L’appuntamento per il 2018 è sabato 12 maggio e domenica 13 in Piazza Cannone a Milano per un week end a pedalare tutti insieme all’insegna della riscoperta della città. Negli stessi giorni il CycloPride Day sarà a Palermo, dove la cultura della mobilità sostenibile è in forte espansione: una sensibilità che segna nuovi orizzonti. Un luogo d’incontro per trasformare la città in un posto più vivibile, non solo da attraversare ma da vivere, godere e apprezzare. E per chi ha voglia di immergersi in una nuova prospettiva urbana non mancano eventi collaterali come SunRiseBikeRide 2018, a Milano, Bologna e Torino: appuntamento alle ore 5.35 per pedalare all’alba e scoprire il magico volto di una città inaspettata.

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