Il Clinical Pilates è il Pilates con funzione riabilitativa. L’esperta ci spiega la differenza con la disciplina fitness
Oggigiorno il Pilates è una delle discipline più amate al mondo, con oltre 12 milioni di persone che lo praticano regolarmente. Tra queste, star come Kate Hudson, Dakota Johnson, Madonna o Sharon Stone, grazie a questa nuova ginnastica inventata e messa a punto da Joseph Pilates a inizio Novecento, hanno ritrovato la forma fisica, snellendo la silhouette e correggendo i difetti di postura.
Ma accanto al Pilates, da qualche anno ormai si è fatto sempre più strada il Clinical Pilates, disciplina dall’accezione meno sportiva e più riabilitativa. Che differenza c’è? E cosa va a curare in particolare il Clinical Pilates? Lo abbiamo chiesto a Silvia Foresti, fisioterapista Smart Clinic del Gruppo ospedaliero San Donato.
Intanto, cos’è esattamente il Pilates?
“Il Pilates è un sistema di esercizi che combina la respirazione profonda coordinata al movimento, l’allungamento e il rafforzamento dei muscoli. L’obiettivo è non porre inutile stress su articolazioni e legamenti. Rafforza inoltre la muscolatura profonda (poco quella superficiale) di tutta la cintura addominale e della schiena.
Il Pilates ‘Contrology’ – il metodo inventato da Joseph Pilates – è basato su principi ben precisi.
PRIMO: precisione del movimento, ovvero imparare a dosare la giusta tensione per ottenere uno specifico movimento.
SECONDO: concentrazione, considerando che è nella mente che hanno origine tutti i movimenti.
TERZO: coordinazione, quindi allineamento assiale e controllo del baricentro. Se il peso del corpo viene mal posizionato, infatti, il risultato sarà quello di aumentare lo stress su ossa, articolazioni, muscoli e legamenti.
QUARTO: respirazione, ovvero imparare a usare i muscoli toracici e dorsali per permettere la completa espansione del torace e delle costole, garantendo la contrazione del diaframma e non dei muscoli accessori.
QUINTO: fluidità dei movimenti. Questo modo di operare dona flessibilità alle articolazioni e alle parti molli, stimola il sistema nervoso e allena il corpo in modo uniforme e armonioso.
In cosa differisce il Clinical Pilates? Esistono più metodi?
“La parola Clinical Pilates nasce dall’esigenza di differenziare il ‘Fitness Pilates’, eseguito nelle palestre, dai programmi mirati al trattamento di pazienti con specifiche problematiche di salute, all’interno di un ambiente protetto quale un ambulatorio medico.
In soldoni, il Clinical Pilates utilizza il metodo Pilates secondo una concezione meno sportiva e più terapeutica, combinando tutti gli esercizi del metodo classico con i concetti più evoluti della riabilitazione neuromuscolare e del controllo motorio.
Si potranno effettuare sedute ‘Mat Work’, ovvero a corpo libero e/o con l’ausilio di piccoli attrezzi (fit ball, foam roller, ring, theraband) oppure di macchinari (Cadillac, Reformer)”.
Quali benefici apporta il Clinical Pilates? Cosa può curare?
“Il Clinical Pilates può aiutare a migliorare la mobilità articolare, la capacità di utilizzo del respiro durante l’esercizio fisico, la coordinazione dei movimenti, la postura e le funzioni biomeccaniche e l’armonia dei movimenti. Inoltre, può aumentare la consapevolezza del proprio corpo, amplificando il senso di benessere generale.
Nello specifico, le applicazioni del metodo nell’ambito riabilitativo sono sempre più in evoluzione e riguardano in particolare il trattamento pre e post chirurgico (per esempio, in caso di artroprotesi di anca e ginocchio), il trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico, il trattamento/prevenzione delle disfunzioni posturali (come la scoliosi) e delle sindromi a esse associate (lombalgia/cervicalgia), il trattamento di osteoporosi e artrosi, il periodo pre/post natale”.
A chi è consigliato il Clinical Pilates?
“Non ci sono controindicazioni assolute allo svolgimento del Clinical Pilates. Nel caso di persone con condizioni cliniche particolari è consigliato affidarsi a un fisioterapista formato. Egli può impostare delle sedute personalizzate che tengano conto delle indicazioni fisiatriche/ortopediche e delle esigenze del paziente stesso.
Il Clinical Pilates può quindi essere consigliato sia a persone con specifiche esigenze di salute sia a chiunque voglia avere un corpo più elastico e con una postura migliore.
È un metodo indicato per tutti indipendentemente da sesso, età, forma fisica e associato a un corretto stile di vita, può migliorare l’equilibrio psicofisico”.
Chi può operare il Clinical Pilates?
“Proprio per la concezione meno sportiva, ma più legata all’ambito sanitario e alla patologia è consigliabile praticare il Clinical Pilates in presenza di fisioterapisti formati nel metodo. Questi possono affiancare gli esercizi specifici del Pilates alle consolidate basi scientifiche della riabilitazione classica.
Il tutto svolto in un ambiente protetto, come uno studio o una palestra di fisioterapia, con la possibilità di un confronto con un medico fisiatra, qualora ve ne fosse la necessità”.
Per maggiori informazioni: Smart Clinic, Gruppo San Donato