Da sempre re del fashion system, ora il nero spopola anche in cucina. Noi abbiamo intervistato l’esperta, per farci svelare i segreti wellness dei cibi neri più comuni
Da qualche tempo, il nero si sta imponendo anche in cucina. Il #blackfood va forte sia nei piatti che sulle bacheche e come sempre la conferma arriva dai social: basta scrivere l’hashtag su Pinterest per visualizzare migliaia di fotografie a tema, mentre su Instagram l’argomento registra quasi 16 mila scatti!
Non solo è molto instagrammabile, ma il cibo nero fa anche bene: “In generale tutti gli alimenti naturalmente “scuri” sono ricchi di polifenoli, sostanze antiossidanti dalle molteplici proprietà”, ci spiega la nostra esperta Lyda Bottino, nutrizionista. Insieme a lei, abbiamo preso in esame i cibi neri più comuni, facendoci consigliare anche come consumarli, per trarne i maggiori benefici in termine di benessere.
Riso Venere
“Il riso Venere è perfetto se integrale 100%. Per sapere se lo è, occorre guardare la percentuale di fibra: possiamo stare tranquilli se raggiunge almeno il 6-7%. Si cucina come qualunque altro riso, ma va cotto per un tempo più lungo (anche per 30-40 minuti, se davvero integrale). Oppure si mette a bagno come i legumi la sera precedente, per farlo pregermogliare. A quel punto cuoce in 10-15 minuti. Molto versatile, si sposa bene con verdure, pesce, carni bianche e formaggi”.
Nero di seppia
“È il liquido scuro secreto dalle seppie, il cui componente principale è la melanina. Si tratta di un condimento tradizionale per primi piatti a base di pesce (risotto e pasta) dal valore nutrizionale molto limitato. Molto scenografico, quindi, ma di poca sostanza. Viene usato anche per colorare i ravioli cinesi ripieni di salmone”.
Aglio nero
“L’aglio è un alimento di altissimo valore biologico. Le sue proprietà disinfettanti e vasodilatatrici sono note da millenni. La presenza di bulbi dai colori particolari (viola, nero, rosso) identifica delle varietà coltivate in modo meno ‘industriale’ rispetto alle varietà più comuni. Il che significa in genere meno pesticidi e più principi attivi. L’aglio nero è un’ottima alternativa, ma con elementi nutritivi quasi del tutto paragonabili a quelli di un comune aglio bianco biologico”.
Carota nera
“Tutte le qualità della carota arancione sono presenti nella carota nera, con l’aggiunta dei polifenoli che le danno il colore nero e che un antico processo di selezione agricola aveva fatto scomparire. Anche in questo caso, i principi nutritivi sono pressoché identici a quelli della comune carota arancione. Quindi, potendo variare, variamo”.
Carbone vegetale
“È un prodotto naturale ottenuto dalla combustione del legno, usato in compresse contro il gonfiore addominale e ultimamente, vista la moda del black food, come colorante alimentare per prodotti da forno (E 153). Impiego che ha sollevato non poche polemiche e ritiri di prodotti così ottenuti dai negozi. Rientra tra gli additivi alimentari e quindi l’utilizzo è consentito, ma solo in minime quantità e mai come ingrediente. Le quantità sono talmente minime da non poter vantare nessuna proprietà oltre quella di colorante.
Se ci pensiamo bene, quando la pizza o la carne si bruciano nel forno o in padella, istintivamente scartiamo la parte bruciata, perché contiene prodotti tossici per il nostro organismo. Non vi è dunque utilità alcuna ad arricchire con legno bruciato le farine per fare pani e focacce. A maggior ragione quando a essere annerito è il pane fatto con farine bianche raffinate.
Scegliamo del buon pane scuro, magari di segale, 100% integrale e da farine macinate a pietra. Costerà giustamente un po’ di più, ma con validi motivi. Attenzione a chi consuma carbone, perché le feci si scuriscono e colonscopie ed esami fecali risultano positivi se non preavvisate il medico”.
Uovo centenario
“Questa è una specialità della tradizione cinese. L’uovo (di anatra) viene lasciato per circa cento giorni in un composto di acqua, sale, carbone e ossido di calcio. Così subisce un lungo processo di fermentazione e può dunque essere conservato molto a lungo.
Ma fate attenzione: essendo le uova un alimento molto facilmente putrescibile, non è raccomandabile farne uso né se preparato da terzi (come fidarsi?) né tantomeno con una improvvisata preparazione personale. Nella tradizione orientale si serve con fette di tofu e salsa di soia oppure viene sbriciolato su omelette di uova fresche come decorazione”.
Liquirizia
La radice di liquirizia contiene glicirrizina, che ha proprietà rinfrescanti, stimolanti, ma anche pro-ipertensive. Anche pochi grammi al giorno possono alzare la pressione perché la glicirrizina stimola l’azione dell’aldosterone, ormone steroideo secreto dalle ghiandole surrenali, fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio sodio – potassio nell’organismo. Da evitare è quella sotto forma di caramelle zuccherate (stringhe, rotelle). Accettabili, per chi sia ipoteso, i tocchetti puri al 100% o i vecchi bastoncini da succhiare”.
Cavolo nero
Il cavolo nero si distingue per le foglie robuste e increspate, di colore verde scuro dai riflessi nero-blu. Ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, una singola porzione di questo ortaggio, dal bassissimo apporto calorico, fornisce l’intera dose giornaliera raccomandata di vitamine A, C e K.
Durante la stagione fredda, è ideale per rafforzare le difese immunitarie. Consumarlo regolarmente aiuta a migliorare la digestione e grazie alla presenza di acidi essenziali omega 3, mostra importanti proprietà di prevenzione antitumorali e benefici neuroprotettivi.
Ottimo cotto al vapore, bollito o stufato, è però fondamentale mantenere le foglie croccanti ed evitare cotture prolungate, per non comprometterne le proprietà nutritive e renderlo meno digeribile.