Guido Rubino, responsabile del sito cyclinside.it, ci spiega come appassionare i ragazzi al mondo delle due ruote e far sì che si muovano e facciano sport

Pedalare per divertimento, ma anche per tenersi in forma. Complice la vicinanza della primavera e le giornate che si allungano, aumenta la voglia di saltare in sella appena c’è un raggio di sole. Ma se mamma e papà lo fanno già da tempo, come far sì che anche i figli ereditino la passione per la bicicletta?

I genitori danno l’esempio!

L’ideale sarebbe farli appassionare di bici anche prima che siano adolescenti. Ma non è mai troppo tardi per dare le buone abitudini”, spiega l’esperto Guido Rubino, “purtroppo oggi è difficile immaginare dei ragazzini liberi in bicicletta per la città, ma se si riuscissero a individuare dei percorsi sicuri, per sbrigare per esempio qualche commissione da soli, andare a scuola (che normalmente non è lontana da casa) o svolgere altre attività ecco, quello sarebbe perfetto. Sperimenterebbero la libertà dell’essere indipendenti, acquisendo anche abilità per poi andare più lontano. Ma soprattutto ne prenderebbero l’abitudine. Purtroppo non è possibile in tutti i contesti e anche io come genitore so che nelle grandi città è normale non fidarsi. Però bisogna valutare serenamente la situazione e cercare di non farsi prendere anche da un eccesso di protezione”.

La prima bici per i giovani: quale modello?

Intanto sfatiamo un mito: a dispetto di modelli da migliaia di euro si può iniziare con biciclette di tutti i tipi e anche economiche. Basti pensare che in fase di sviluppo sarà necessario presto passare a un modello più grande. Se poi ci si muove in città lasciando la bicicletta legata al palo conviene averne una che non crea danni economici se viene rubata.

Poi, se ci si appassiona, verrà da sé scegliere un modello migliore e più adeguato. “In città va benissimo una city bike senza troppe pretese. Dipende anche da quanta salita capita di fare, nel caso si sceglierà un modello con cambio e rapporti adeguati. Se si inizia a pedalare un po’ di più ci sono ottimi modelli da trekking”, suggerisce Rubino, “pensando sempre alla fase di sviluppo consiglierei di andare a vedere in qualche negozio specializzato che tratti anche l’usato”.

Bici e benessere: perché fa bene anche ai giovani?

Dal concetto generale che un’attività sportiva faccia bene a tutti, tanto più in fase di sviluppo, si può dire anche che la bicicletta, al contrario di quel che si tende a pensare, coinvolge parecchie fasce muscolari oltre le gambe. Quali? “Dai muscoli d’appoggio del busto alle braccia e così via”, spiega Rubino, “poi, dà buone abitudini. Se si vuole pedalare e divertirsi ci si accorge subito come questo sia poco compatibile con una vita sregolata. Mangiare con attenzione diventa una conseguenza che non pesa (e non vuol dire che non si possano fare degli strappi alla regola), così come avere una vita regolare e senza troppi stravizi. Se si fa per un buon obiettivo non si chiamano nemmeno sacrifici. E diventano buone abitudini di vita sana che si porteranno avanti anche da adulti”.

I percorsi in bici da fare con tutta la famiglia

Dove andare a pedalare? “A dispetto di quel che si legge spesso, in Italia c’è una rete di piste ciclabili da percorrere in sicurezza”, racconta Guido Rubino, “si può partire da lì, poi dipende dalla ragione in cui ci si trova, alcune, inutile negarlo, sono più ciclabili di altre. Si possono anche fare vacanze ad hoc in alberghi e strutture che comprendono anche un noleggio di biciclette. Sempre più spesso si trovano anche quelle a pedalata assistita così da far pedalare tutta la famiglia a prescindere dalle difficoltà del percorso (o per lo meno con limiti spostati un po’ più in là). E se oltre all’adolescente la famiglia comprende anche bambini più piccoli, sarà più agevole portarli in un carrellino o con un cammellino, ovvero una struttura da fissare alla bici dell’adulto che permette di pedalare pure al piccolo”.

 

I percorsi consigliati da focus on You:

Tra i diversi tragitti da percorrere in bici presenti in Italia, consigliamo, per chi abita in Lombardia, la Ciclovia dei Laghi, uno dei percorsi paesaggisticamente più belli dell’Italia del nord. Lunga 160 chilometri collega laghi grandi, come quello di Como, a più piccoli, come il lago di Ghirla. Se ne può percorrere un tratto in famiglia, per poi fermarsi per un pic nic al sole tutti insieme.

Un modo curioso di visitare Roma? Si può scegliere di percorrere la GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, un percorso ad anello di 44 chilometri che collega diverse zone importanti e turistiche di Roma, immergendosi nella natura tra strade secondarie nel verde. Ma i tragitti da nord a sud Italia sono tanti, di varia lunghezza e tipologia, tra sterrati e saliscendi.

Ma ovunque si può pedalare basta consultare il sito  https://www.bikeitalia.it/category/itinerari-cicloturismo/italia/ 

E se volete organizzare una gita di più giorni con tutta la famiglia in sella alla vostra bici, potete rivolgervi ai  http://www.italybikehotels.it/hotels