I nostri figli passano tante (forse troppe) ore davanti agli schermi, con effetti negativi sulla salute: ecco le raccomandazioni degli specialisti per evitare che diventino una dipendenza

 

smartphone

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Da abitudine a dipendenza, il passo è breve. Questo è l’allarme lanciato dai medici dal 75° Congresso Italiano di Pediatria. Adolescenti e preadolescenti, ormai sempre più precoci nell’uso di smartphone e tablet e sempre più connessi, corrono questo rischio, ma non solo. Troppe ore chini sullo schermo possono far perdere ore preziose di sonno, irritare gli occhi, provocare dolori al collo e alle spalle, rendere distratti e disattenti.

Le ricerche su cui si basano queste preoccupazioni sono state condotte negli Usa e in Paesi asiatici come Cina e Corea. Questi per primi hanno sperimentato la diffusione su ampia scala delle tecnologie digitali, ma anche i possibili rischi dell’iperconnessione, come isolamento sociale e vera e propria dipendenza.

Per capire la portata del fenomeno, in Corea la dipendenza da smartphone è riconosciuta come una vera e propria patologia al pari di quella dall’alcool o dalla droga e ben l’8,4% degli adolescenti ne è affetto.

Numeri da smartphone

E in Italia? Le nuove tecnologie sono in rapidissima ascesa tra i giovanissimi: l’85% degli adolescenti tra 11 e 17 anni usa quotidianamente il telefonino, il 72% naviga su Internet tutti i giorni, percentuale che solo 4 anni fa era del 56%. Le più frequenti utilizzatrici sono le ragazze (l’87,5% usa il telefono tutti i giorni).

L’accesso a Internet è fortemente trainato dagli smartphone, solo il 27% si connette dal pc, percentuale che nel 2014 era del 40%. Circa il 60% dei ragazzi controlla lo smartphone come prima cosa appena svegli e come ultima cosa prima di addormentarsi.

Il 63% (tra 14 e 19 anni) usa lo smartphone a scuola durante le lezioni; il 50% dichiara di trascorrere dalle 3 alle 6 ore extrascolastiche al giorno con lo smartphone in mano (dati Istat 2018, Rapporto Annuale Censis 2018 e Osservatorio Nazionale Adolescenza, gennaio 2017).

Come devono intervenire i genitori

Ma allora come si devono comportare mamme e papà con figli adolescenti e preadolescenti troppo telefono-dipendenti? Quali i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione?

“Servono dialogo e regole chiare – spiega il Presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani – Raccomandiamo ai genitori di mantenere sempre una comunicazione efficace con i propri figli, perché una buona relazione contribuisce a favorire un corretto uso delle tecnologie digitali.

Ma è indispensabile anche stabilire limiti chiari nell’utilizzo dei media device: mai a tavola, mai mentre si fanno i compiti, a meno che non siano di ausilio per lo studio, mai nei momenti in cui la famiglia è riunita, mai prima di andare a dormire”.

“Regole che valgono prima di tutto per i genitori i quali dovrebbero dare il buon esempio – aggiunge Elena Bozzola, Segretaria Nazionale SIP – Genitori e pediatri dovrebbero inoltre fare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme, tra i quali frequenti mal di schiena, mal di testa, modifiche nei ritmi del sonno, bruciore e lacrimazione degli occhi, mancanza di interessi e incapacità di staccarsi dallo smartphone.

Inoltre, i pediatri dovrebbero utilizzare i controlli pediatrici come momento per approfondire questi aspetti, facendo domande sulla vita online dei ragazzi, incoraggiandoli a coltivare le relazioni ‘vere’ e informandoli sulle possibili conseguenze di un uso improprio dello smartphone”.

Ecco qui sotto le 5 raccomandazioni divulgate dai pediatri della SIP per insegnare un uso più consapevole dei cellulari ai nostri figli.

Promuovete il dialogo

È importante favorire una comunicazione aperta tra genitore e adolescente. Spiegate ai ragazzi cosa vuol dire un utilizzo positivo e intelligente dei media device. Prestate attenzione ai contenuti che vengono pubblicati e letti. Ricordate loro che è indispensabile proteggere la privacy online per tutelare se stessi e la propria famiglia.

Comprendete e controllate

Imparate a monitorare il tempo che vostro figlio spende su tablet, smartphone e pc. Apprendete per primi le tecnologie a disposizione, di modo da capirne il funzionamento e la pericolosità. Giocate insieme a lui e condividete per quanto possibile le attività sui media device.

Stabilite limiti e regole chiare

Occorre limitare il tempo di utilizzo di smartphone, tablet e pc durante il giorno o nei fine settimana, stabilendo orari precisi di divieto, per esempio durante i pasti, i compiti e le riunioni familiari. Proponete i media come un’opportunità per tutta la famiglia per vedere insieme film o condividere contenuti social o messaggi in chat e video.

Date il buon esempio

Come genitore l’esempio è fondamentale, per questo dovreste limitare per primi l’utilizzo di smartphone quando si è in famiglia e durante i pasti. È importante inoltre che scegliate sempre contenuti appropriati e linguaggi adeguati sui social network: i figli vi osservano.

Fate rete

È indispensabile la collaborazione tra genitori, pediatri e operatori sanitari per tutelare e sostenere i ragazzi attraverso campagne di informazione. Queste devono fornire una maggiore consapevolezza degli aspetti positivi (se usati nel modo giusto, promuovono le interazioni sociali, l’indipendenza e l’autostima), ma anche dei rischi che presenta l’uso eccessivo dei media device.