La scherma è uno sport che sviluppa la concentrazione e la destrezza, indicato anche per i bambini con deficit dell’attenzione. Abbiamo chiesto ai nostri esperti di spiegarci  vantaggi e punti di forza

 

scherma, sport

In Italia ci sono sport ancora poco conosciuti e praticati, che tornano alla ribalta solo durante le Olimpiadi o i Campionati Mondiali della disciplina. Uno di questi è di sicuro la scherma, uno sport che incanta per l’eleganza del gesto, per la velocità e la destrezza dello schermidore nel parare il colpo, che riporta a quei film di cappa e spada, dove ci si sfidava a duello, a ‘singolar tenzone’, si diceva.

Uno sport poco conosciuto, ma in crescita: gli atleti tesserati alla FIS (Federazione Italiana Scherma) son quasi 19 mila, con più di 300 società sportive, divisi tra il 60% circa di uomini e il 40% circa di donne. È uno sport molto consigliato per i bambini, per sviluppare velocità e destrezza, ma anche le capacità psico-cognitive.
Ne abbiamo parlato con Paolo Pichi, formatore C.O.N.I. e C.S.I., specialista di Motricità Cognitiva educativa al nido e nelle scuole dell’infanzia e primaria e Wellness coach young per Focus on You, e con Alfredo Rota, Oro olimpico a Sidney 2000 e Bronzo a squadre a Pechino 2008 nella specialità della Spada, i quali ci hanno svelato i vantaggi di questa disciplina per i più piccoli.

Scherma: la storia

Paolo: “La scherma è una disciplina sportiva che ha radici antichissime: già ai tempi degli Egizi e nell’antica Grecia esistevano combattimenti con l’utilizzo delle spade, senza regole, solo per la sopravvivenza. Le prime scuole che insegnavano, soprattutto ai soldati, stili e tecniche di combattimento per aumentare le abilità con la spada risalgono al Medioevo, intorno agli inizi del XV secolo. Con l’avvento poi delle armi da fuoco, il combattimento con le spade si è trasformato in sport, tanto che la scherma era presente ai primi Giochi Olimpici Moderni nel 1896”.

Come si svolge un incontro?

Paolo: “Gli incontri di scherma si svolgono su una pedana, larga al massimo 2 metri e lunga, dove sono tracciate cinque linee perpendicolari alla lunghezza della pedana stessa. La durata regolamentare degli incontri di scherma è composta da 3 segmenti di 3 minuti ciascuno, con un intervallo di 1 minuto fra ognuno. Il vincitore è lo schermidore che raggiunge le 15 stoccate, oppure lo schermidore in testa allo scadere del tempo. Se i due atleti sono in parità alla fine dei 9 minuti, si prosegue per un ulteriore minuto, durante il quale il primo a realizzare una stoccata conquista la vittoria”.

Quali sono le armi utilizzate?

Paolo: “Fioretto, Spada e Sciabola, e un pensiero diffuso tra gli istruttori di questo sport è che per un corretto percorso di crescita sportiva, bisognerebbe apprenderle in quest’ordine. Con il Fioretto e con la Spada si possono mettere a segno stoccate (punti) solo con la punta, mentre con la Sciabola i colpi possono essere portati oltre che con la punta, anche con i bordi laterali e la parte posteriore della lama. Il bersaglio valido da colpire nel fioretto è il tronco, nella spada tutto il corpo, mentre nella sciabola il corpo dalla cintola in su comprese braccia e testa”.

Quali sono i fondamentali nella scherma?

Paolo: “Alla base della scherma c’è la posizione di guardia, la ‘mise en garde’, in cui si tiene il braccio arretrato piegato verso il basso, il ginocchio piegato e il braccio con la mano armata rivolto verso l’avversario. Questa è la posizione di partenza per attacco, difesa e contrattacco.
L’attacco è un movimento continuo verso l’avversario, in cui si ricerca la stoccata, mediante un affondo, ovvero distendendo il braccio armato fino in fondo e spostando il busto e il piede anteriore in avanti, lasciando distesa la gamba posteriore.
La difesa è formata dalle parate con il ferro che deviando la lama avversaria impedisce all’avversario di colpire il bersaglio, oppure dall’indietreggiamento per allontanare il bersaglio dalla minaccia.
Il contrattacco invece si ha quando si riesce ad arrivare a bersaglio, annullando l’attacco senza parata e risposta, con una stoccata in contrapposizione a quella avversaria anticipandola”.

Quali sono gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione?

Paolo: “Il tempo, la velocità e la misura. Uno schermidore per prima cosa deve saper capire quando la concentrazione e l’attività dell’avversario non è al meglio, quindi scegliere il tempo giusto per attaccare. Un altro aspetto fondamentale è la velocità d’esecuzione del gesto tecnico e atletico per raggiungere l’obiettivo. Infine, la misura, cioè la distanza utile per raggiungere il bersaglio”.

Perché scegliere la scherma per i bambini?

Paolo: “La scherma per i bambini può essere ottimale perché questo sport insegna prima di tutto la disciplina e le regole, bisogna saper accettare le sfide e le conseguenti vittorie e sconfitte, bisogna aver coraggio e prendere decisioni velocemente abituandosi a gestire la tensione e le emozioni. La scherma sviluppa i riflessi, l’elasticità, la reattività, la coordinazione dei movimenti, lo sviluppo armonico del corpo e la percezione spaziale. Dovendo elaborare strategie sempre diverse per trovare soluzioni alle mosse dell’avversario, occorrono fantasia e creatività, qualità che nei bambini non mancano. Inoltre, questo sport risulta utile anche nella gestione di bambini che hanno disturbi di iperattività e deficit dell’attenzione”.

Quali caratteristiche (fisiche e caratteriali) occorrono?

Paolo: “Innanzitutto, è necessario avere un buon ‘gioco di gambe’, per eseguire movimenti fluidi e semplici, tenendo il corpo in equilibrio perfetto sulla punta dei piedi per movimenti più rapidi. Altra cosa basilare è la presa giusta per tenere l’arma in modo corretto, evitando di impugnarla con troppa forza, in modo tale da lasciare i polsi mobili e flessibili”.
Alfredo: “Le caratteristiche fisiche che occorrono per praticare la scherma sono buoni riflessi, la capacità di apprendere gesti tecnici non semplici e la coordinazione. Mentre dal punto di vista caratteriale serve tanta lucidità per prendere la decisione giusta in una frazione di secondo”.

A che età si può cominciare a praticare?

Alfredo: “L’età ideale per iniziare a praticare la scherma è intorno ai 7/8 anni perché prima di questo periodo dell’età evolutiva, la coordinazione neuromotoria, che è un aspetto fondamentale di questo sport, è ancora troppo poco sviluppata”.

È uno sport indicato sia per i maschi che per le femmine o è più consigliato a uno dei due sessi? Perché?

Alfredo: “La scherma è sicuramente indicata per entrambi i sessi perché è uno sport con il giusto equilibrio tra elasticità e forza fisica, sviluppa la velocità di pensiero e di adattarsi a situazioni in veloce cambiamento. A tutti permette di mantenersi in forma ed educa alla disciplina”.

Su che muscoli o parti del corpo si lavora di più praticando scherma?

Alfredo: “Innanzitutto, è bene ricordare che la scherma è uno sport asimmetrico, possibile causa di squilibri scheletrici e muscolari, quindi è importante prevedere attività fisiche di compensazione per le parti del corpo meno utilizzate.
Tutti i muscoli degli arti inferiori sono sollecitati a causa dei rapidissimi cambi di direzione, soprattutto, durante l’assalto, il quadricipite della gamba posta davanti nella posizione di guardia. La muscolatura addominale e dorsale vengono coinvolte per ritrovare continuamente l’equilibrio. Negli arti superiori, maggiormente sollecitato è il braccio armato, ma anche l’altro è pienamente coinvolto nell’azione di bilanciamento ed equilibrio. Ad alti livelli il braccio che tiene l’arma è molto più sviluppato dell’altro”.

Quali valori insegna sin da piccoli questo sport? Quali sono i punti di forza?

Paolo: “A tal proposito, mi piace citare una testimonianza di Alfredo che afferma che esiste una forte disciplina e che a ogni assalto, anche in allenamento, è obbligatorio il saluto al proprio avversario e alla fine di ogni incontro, stringere la mano e dire grazie. Se questo rituale non dovesse essere rispettato, si viene puniti con l’allontanamento della palestra”.

Alfredo, hai un ricordo che porti con te da bambino sulla tua “avventura” con la scherma che ti è servito o ti è tornato in mente quando hai raggiunto il successo?

“Ogni giorno diventa un ricordo, perché ogni giorno hai a che fare con te stesso senza poterti mentire. Costruisci un percorso che diventa poesia e lo porterai dentro di te, è quello che ti ha reso la persona che sei adesso”.

I centri migliori in Italia
Club Scherma – Torino
Circolo della Spada Mangiarotti – Milano
Sala di Scherma Società del Giardino – Milano
Bottagisio Scherma – Verona
Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo – Pisa
Circolo Scherma R. Raggetti – Firenze
Club Scherma – Roma

Bibliografia di approfondimento
“In guardia! Piccolo manuale per capire la scherma” di Susanna Batazzi e Stefano Cinotti
“Scherma. Discipline, regolamento, allenamento” di Stefano Alfonsi
“Manuale di scherma” di Antonio Di Ciolo ed Enrico Di Ciolo

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