Figli di professionisti o bambini che si sono avvicinati al golf per curiosità, scoprendolo davanti a un videogioco e alla televisione. Anche se meno diffuso nell’età infantile rispetto ad altri sport, il golf può rivelarsi una piacevole risorsa. Ecco perché…

 

Una domenica pomeriggio, un bimbo seduto sul divano e in tv Francesco Molinari che vince l’Open Championship, il torneo di golf più prestigioso al mondo. Mai vinto, prima d’ora, da un italiano. La curiosità di capire come funziona quel tipo di sport, la voglia di provarlo, il desiderio di conoscerlo. Un’idea che in passato avrà sfiorato la mente di un altro bambino, colpito dalle imprese sportive di un golfista famoso o semplicemente divertito dai videogiochi. “Chi non è figlio di un professionista si avvicina al mondo del golf perché incuriosito da uno sport che tende a vedere in tv”, ci ha spiegato Carlo Alberto Acutis, a capo della Blue Team Golf Academy di Milano, il primo centro di Golf In-Door con tecnologia Quintic in Italia.

Qual è il momento giusto per iniziare?

“Ci si può avvicinare alla pratica di questo sport a 5 o 6 anni: è già una buona età di partenza. Prima è presto, a meno che non si è figli di golfisti e magari si è nati su un campo da golf. Bisogna ricordare che il golf è un’attività difficile da imparare e il bambino, prima di tutto, deve divertirsi. Quindi una frequenza di 2-3 volte alla settimana è un buon ritmo”.

Dai corsi di gruppo alle lezioni individuali

“Tendenzialmente si parte dai corsi collettivi, proposti da tutti i circoli, che sono un buon modo per iniziare, poi chi è più portato e più appassionato comincerà a frequentare lezioni private. Noi proponiamo, per l’età inferiore ai 18 anni, alcuni pacchetti di lezioni che consentono ai nostri clienti di fascia Junior di intraprendere un percorso di miglioramento con il supporto delle tecnologie più innovative e di docenti qualificati”.

L’attrezzatura del piccolo golfista

“Al giorno d’oggi c’è veramente l’imbarazzo della scelta. I bastoni variano a seconda dell’età, del peso, della forma: ci sono della misura giusta che permettono di evitare ai bambini brutti vizi tecnici. E’ diverso rispetto a quando eravamo piccoli noi, ora è tutto più scientifico”.

L’approccio scientifico e tecnologico

“Il mio è un centro tecnologico che offre tutte le apparecchiature per la pratica indoor, come video e radar, utilissimi, perché ci sono dati da consultare e realtà oggettive misurate dalle macchine. La pratica è misurata sugli obiettivi e si possono valutare i miglioramenti, come la lunghezza del colpo per esempio. Ogni colpo è registrato e questo aiuta moltissimo, io stesso prima di allenarmi sul campo passo molto tempo a consultare i dati delle macchine e a vedere tutti i numeri. Ovviamente, per ogni bambino viene fatta una valutazione soggettiva e personalizzata, partendo da cosa si vuole fare e dove si vuole arrivare”.

Più vantaggi che rischi…

“Rischi? Non ci sono. I vantaggi sono moltissimi: si cammina tanto e si trascorre il tempo all’aria aperta, nella natura, in posti belli. Insomma, l’invito è aperto a tutti”.

Vuoi ulteriori info?

http://www.blueteamgolf.com/en/